Basi per la progettazione di una collezione di moda: Guida completa con immagini ed esempi

BASI PER LA PROGETTAZIONE DI UNA COLLEZIONE DI MODA: GUIDA COMPLETA CON IMMAGINI ED ESEMPI

 Vorresti lanciare la tua linea di abbigliamento? Sono sicura che con gli esempi che ti illustrerò di seguito, capirai chiaramente come progettare e avviare una collezione di moda.

 

Siamo consapevoli del fatto che per Internet si può trovare tutta l’informazione riguardo a qualsiasi cosa, ma a volte quando vogliamo trovare articoli più dettagliati e ben spiegati su un particolare argomento, probabilmente si finisce insoddisfatto dei contenuti o delle immagini. Il mio obiettivo è quello di farti risparmiare tempo. Quindi credimi se ti dico che, con questa guida troverai tutta l’informazione necessaria per realizzare la progettazione di una collezione di moda e lanciare una collezione di abbigliamento a livello professionale.

Nel mio primo articolo del blog il quale s’intitola Crea la tua collezione di abbigliamento in tre passi, abbiamo visto come si fa una collezione di moda quando si lavora per un’azienda o all’interno di un ufficio stile. Questo post, si focalizza invece sulla parte tecnica e creativa del processo di progettazione sempre sulla base de la mia esperienza professionale.

Lascia che te lo dica, entrambi gli articoli si completano a vicenda, in quanto la informazione riportata è molto completa e chiara.

Non solo: all’interno di ogni articolo troverai passo dopo passo gli esempi accompagnati da immagini e questo ti sarà utile davvero.

Allora, si comincia!

 

Attività da svolgere per progettare una collezione di moda:

Ho deciso di illustrare il tema con il primo progetto che ho fatto in Italia, una collezione che avevo progettato in un corso di specializzazione in Fashion Design.

Pur avendo in quel momento oltre 10 anni di esperienza come designer, è stata una meravigliosa opportunità per imparare cose nuove ed entrare nel mondo delle collezioni invernali (vere e proprie), dato che in Colombia non ci sono stagioni ma piuttosto variazioni climatiche (infatti la città dove vivevo la chiamano la “Città dell’eterna primavera”), quindi per me è stata una nuova esperienza, soprattutto nella scelta dei materiali e la progettazione dei capi specifici per la protezione contro le basse temperature.

Qui sotto ti faccio vedere come ho fatto.

 

PRIMO PASSO

Il primo passo è quello di creare la missione della collezione di moda, cioè il profilo e la ispirazione della collezione e per questo bisogna individuare:

Stagione: Primavera/Estate – Autunno/Inverno – Resort, Cruise, Pre-Spring o Holiday Collections (collezioni “trans-stagionali”).

Genere: Maschile, femminile, unisex, junior, bambini, ecc.

Tipo di mercato: Casuale, sport, bridal, lingerie, curvy, ecc.

Target: Low Cost, Mass market, esclusivo, medio, alto, ecc.

Ecco alcuni esempi di collezione di moda con diversi tipi di target:

Identificare il nostro cliente ideale: Più cose sappiamo sul tipo di acquirente al quale vogliamo rivolgerci, più saremo in grado di creare prodotti adatti al suo stile di vita. Facciamo questo esercizio:

Ti consiglio di iniziare identificando la sua età media, calcolando un intervallo massimo tra 10 e 15 anni per poi stabilire i dettagli più importanti di questa analisi:

  • Che tipo di persona è? Ad esempio: è simpatica? Estroversa? Allegra? O è una persona sognatrice? Riservata? Discreta? O forse è competitiva? Meticolosa? Ambiziosa? ecc.. (L’idea con questo esercizio è di approfondire al massimo … alla fine vedrai perché).
  • Quali sono le sue caratteristiche? Ad esempio: è un’amante della natura, le piace esplorare cose nuove o è 100% urbana? Preferisce essere circondata da cose che facilitano la sua vita quotidiana? ecc. Ha figli? Quali siti visita ogni giorno quando è con loro? Ha degli animali domestici? ecc.
  • Dove e con chi abita? Ad esempio: in un Penthouse di lusso nel centro di una metropoli insieme al suo figlio o in un monolocale modesto insieme al suo partner o forse in una casa di campagna con i suoi genitori … ecc.
  • Occupazione, ad esempio: Qual è il suo livello di istruzione? è professionale? Dove lavora? Qual è la sua mansione all’interno dell’organizzazione? Con che tipo di persone si relaziona ogni giorno? Quanto guadagna annualmente? Come spende il suo denaro? E uno studente? Cosa studia? Le piace fare volontariato? Dove? ecc.
  • Quali sono le sue abitudini? Ad esempio: Si trucca ogni giorno? Che prodotti usa? Dove li compra di solito? Viaggia costantemente? Dove? ecc.
  • Che attività fa nel tuo tempo libero? Ad esempio: Dedica tempo alla sua famiglia? Preferisce stare con i suoi amici? Quanto tempo trascorre sui social network? quali sono i suoi social network preferiti? ecc.
  • Quali sono i suoi hobby o interessi? Ad esempio: pratica qualche sport? Le piace ballare? Che tipo di musica preferisce? Le piace la fotografia? La lettura? L’arte? Viaggiare? Dove, con chi e come fa o programma queste attività? ecc.
  • Quali sono i suoi gusti? Ad esempio: che tipo di cibo preferisce? Dove compra i suoi cibi preferiti? Che colori preferisce indossare? Le piace seguire la moda? ecc.
  • Quali sono i suoi marchi preferiti? Ad esempio: riguardo all’abbigliamento e alle calzature, l’auto, il cellulare, gli elettrodomestici, ecc.

 




Gli esempi che ti ho appena dato sono soltanto quello, esempi, ma le domande che puoi porre sono infinite e anche le risposte. Come ho detto prima, la mia idea con questo esercizio è identificare chiaramente quel cliente ideale. Dopo che finisci con il tuo analisi ti consiglio di cercare un’immagine di quella persona (cliente) che hai appena definito. Sicuramente se hai tutte le informazioni chiare per te sarà facile trovare la foto che la identifica. Dopo di che, dai a questa persona (cliente) un nome, ad esempio: “Susana”.

Poi, per finire l’esercizio, fai un collage con tutto ciò che circonda la vita di “Susana”. Questo esercizio è davvero molto utile e importante quando progetti la tua collezione, perché il collage di “Susana” dovrà essere di fronte a te e ti chiederai: “Susana” vestirebbe questo?. Ti assicuro che questo è il modo migliore per non perdere il corso della tua collezione. Perché può succedere molto spesso che ti perda pensando ai tuoi gusti e non a quelli del tuo cliente.

Tutti gli elementi che fino ad ora abbiamo raccolto dovrebbero essere sufficienti per aiutarci definire i canali social e il tipo di pubblicità e di marketing che potrebbe essere utilizzato per promuovere le vendite della nostra collezione e persino a saper scegliere l’ubicazione dei nostri negozi (se saranno fisici) e a identificare chi sono i nostri concorrenti. Puo anche facilitare la scelta dei materiali e degli accessori che accompagneranno la nostra collezione.

Ora parliamo della fonte di ispirazione per la nostra collezione di moda, cioè, il tema che andiamo a utilizzare come riferimento per i nostri modelli.

Lascia che ti spieghi …
Per prima cosa sei assolutamente libera di scegliere qualsiasi tema.

L’analisi e l’approfondimento della nostra fonte o tema di ispirazione tenderà gradualmente a prendere forma e con l’avanzamento progressivo dello studio del tema scelto, inizieremo a individuare le parole chiave e concetti stilistici su cui ci concentreremo per sviluppare il nostro progetto.

 

SECONDO PASSO

A questo punto è necessario eseguire l’analisi delle tendenze di moda del momento: In tessuti, colori, accessori, ecc.

 

Color Card

 

Anche questa è un’informazione in indispensabile che ci aiuterà a definire le caratteristiche del prodotto, inoltre è essenziale al momento di presentare o giustificare la nostra collezione.

Sotto vediamo la presentazione scritta della mia collezione di moda:

Collezione Ready to Wear – Autunno / Inverno.
Donna cosmopolita, ispirata dalle giovani (di età compresa tra i 25 ei 35 anni) professioniste, indipendenti, sofisticate e attive con un profilo medio/medio-alto. Ho scelto di lavorare questa collezione sulla base del concetto “Urban Life Style”, dove la parola chiave è “City”. Proponendo sette looks con sedici capi versatili in cui le vite strette ultra-femminile abbinati con applicazioni e accessori con influenze sportive come blocchi di colore, coulisse, bottoni automatici, cerniere e cuciture a contrasto danno un tocco divertente e sofisticato.
I tessuti che ho scelto sono crepe de chine in una tonalità beige, drill di cotone di colore blu sbiadito, jersey di lana con effetto mélange in blu e avorio e un tessuto cinzato idrorepellente in colore blue con tocchi metallici e iridescenti.

 

TERZO PASSO

Ora continuiamo con lo sviluppo del moodboard, è praticamente un collage di immagini, tessuti o materiali che usiamo come riferimento e supporto grafico del precedente profilo che abbiamo fatto. Come puoi vedere qui sotto, le fotografie relative alle città supportano il profilo di una donna urbana e ci sono anche delle immagini molto simili ai colori dei tessuti e in alcuni casi cercano di imitare le texture. Ho fatto questo per mantenere una linea coordinata, ma non necessariamente tutti i moodboards devono essere o devono basarsi su questo concetto.

 

Moodboardcollezione di moda- Moodboard by-Paola-Castillo-C

 

QUARTO PASSO

Ecco qua, cominciamo a fare i primi schizzi. In questo processo di creazione del prodotto, dobbiamo identificare i principali fattori che determinano il tipo di figura. In questo caso, dove dobbiamo sviluppare una Collezione autunno/inverno, le silhouette degli abiti “esterni” (intendo giacche, cappotti, ecc) devono essere coprenti e dovranno avere un certo tipo di volume a causa imbottitura interna dei tessuti, mentre i vestiti “interni” (cioè camicette, gonne, pantaloni, ecc), dovrebbero dare un’immagine più leggera per facilitare il movimento, per esempio, se immaginiamo la nostra “donna cosmopolita” che lavora presso l’interno di un ufficio. Dopo aver creato i primi schizzi, selezioniamo i capi finali tenendo come regola d’oro che i pezzi si possano abbinare facilmente l’uno con l’altro. Tutti i dettagli di cucitura e assemblaggio dovrebbero essere illustrati nella migliore maniera possibile nei nostri disegni per facilitare la comprensione soprattutto nella fase di produzione.

A questo punto voglio fare una piccola parentesi.

Penso che se sei qui, a leggere questo post, è perché forse sei una studentessa di fashion design o forse non hai mai avuto la possibilità di formarti ufficialmente. Magari hai studi legati al settore o, al contrario, lavori in tutt’altro settore. Quello che è più importante e che sei in progetto di creare una linea de moda ma al momento hai pochi strumenti per avviare il tuo progetto.

Qualunque sia la tua posizione, sono sicura che sei appassionata di moda, altrimenti suppongo che non saresti qui.

Se pensi di avere molte idee ma pensi di non essere molto brava a disegnare o hai difficoltà ad esprimere le tue idee sulla carta, intendo la realizzazione di questi schizzi o delle illustrazioni di moda (lo vedrai nella sesta fase di questo articolo) o dei disegni per le schede tecniche (lo vedrai nella settima fase di questo articolo). Beh, non preoccuparti!

Per questo ho creato uno strumento molto utile, sono dei modelli di figurini di moda professionali in cui puoi disegnare i tuoi outfit direttamente sulla carta (con le proporzioni reali del corpo umano), senza dover cominciare da zero. Inoltre, con la possibilità di poterli modificare a proprio piacimento direttamente al computer.

Questo ti permetterebbe di presentare i tuoi capi e figurini de moda in modo impeccabile a clienti, capi o professori dell’università. Ciò ti consentirà anche di progettare in sicurezza e di velocizzare il tuo apprendimento e il processo di sviluppo della tua collezione di moda, anche se non hai mai avuto esperienza con il disegno o l’illustrazione della moda.

Se vuoi avere informazione più dettagliata su questi modelli, ti invito a visitare il mio shop. Lì troverai diverse opzioni (gratuite e a pagamento), che ti aiuteranno ad avere più fiducia e ispirazione nello sviluppo dei tuoi progetti, ad eliminare la “paura della pagina in bianco”, ad essere più agile nello sviluppo del tuo progetto e migliorare le tue abilità di disegno.

Mi sarebbe piaciuto avere uno strumento come questo da quando ho iniziato a studiare Fashion Design (più di 20 anni fa), perché avrei potuto risparmiare un sacco di tempo e lavoro inutile e avrei potuto anche velocizzare le mie date di consegne dei progetti e con risultati molto più soddisfacenti.

Ecco perché ho sempre pensato che un giorno avrei condiviso tutta la mia esperienza e conoscenza in un modo molto chiaro, semplice e soprattutto ben organizzato. Attualmente, la mia più grande soddisfazione professionale è quella di essere in grado di aiutare le persone con i loro progetti e semplificare la loro vita con strumenti utili. Sapere che persone come te sono soddisfatte e orgogliose di se stesse con i risultati ottenuti, non ha prezzo.

Se vuoi creare collezioni da donna, ti consiglio visitare il seguente link: Modelli di figurini donna per creare una collezione di moda e per sviluppare le collezioni da uomo sicuramente l’opzione migliore sono i Modelli di figurini uomo per creare una collezione di moda .

Ma, se quello che ti piace è la calzatura e vuoi realizzare la tua collezione di scarpe, allora il mio consiglio è di scaricare le Modelli per creare una linea di scarpe.

I modelli possono essere adattati e stampati in varie dimensioni in base alle esigenze del tuo progetto. Puoi usarli come base per creare i tuoi schizzi a mano o puoi anche usarli e modificarli direttamente al computer come sfondo o base per il design della tua collezione in Illustrator e / o Photoshop.

Ti garantisco che questi modelli/basi ti daranno più fiducia nello sviluppo dei tuoi disegni e ti faranno risparmiare un sacco di tempo!

Bene, continuo con il tema degli schizzi…

 

Schizzicollezione di moda - Schizzi-by-Paola-Castillo-

 

QUINTO PASSO

Adesso, dobbiamo compilare il piano di Collezione, con la vista del fronte e retro di ogni capo. Ogni capo dovrà avere un codice o un nome che lo identifica e dobbiamo anche segnare i relativi materiali, i colori e i nomi delle fabbriche o dei fornitori dei tessuti. Tutto questo ci aiuterà a tracciare ogni elemento in fase di produzione.

 

Piano di Collezionecollezione di moda - Piano di collezione-by-Paola-Castillo

 

SESTO PASSO

Ora è il momento di visualizzare la nostra collezione completa, quindi dobbiamo sviluppare i figurini illustrativi, con l’obiettivo principale di mostrare le caratteristiche dei materiali quali il peso, la consistenza, volume, movimento ecc.. In questa fase è necessario ricordare il profilo, in questo modo le posture, gli accessori e l’atteggiamento generale dei figurini, potranno combaciare perfettamente con le caratteristiche scelte.

 

Figurini Illustrativicollezione di moda-Figurini illustrativi-By-Paola-Castillo

 

SETTIMO PASSO

Adesso si dovranno compilare accuratamente e in forma dettagliata le schede tecniche di produzione, dove si indicano tutti i dettagli relativi al prodotto e la realizzazione di ogni pezzo. Uno dei processi più faticosi, ma senza dubbio uno dei più importanti, in quanto è da queste schede che la nostra Collezione prende forma e diventa campionario. Ecco alcuni esempi:

 

Schede Tecnichecollezione di moda - Schede tecniche by-Paola-Castillo

 

Qui finisce il processo di progettazione di una collezione di moda.

Ora è il momento di continuare con la realizzazione dei prototipi i quali devono essere valutati da noi con l’aiuto della nostra modellista/sarta. Poi, solo quando è necessario, si procede con la correzione delle schede tecniche e per ultimo ci concentriamo con lo sviluppo della produzione.




Cosa ne pensi di questo articolo? Mi sarebbe molto utile sapere la tua opinione nei commenti qua sotto
Se ti è piaciuto e l’hai trovato utile, puoi condividerlo sui Social e iscriviti alla nostra newsletter.

 

A presto!

 

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COMMENTS (21)

  • Fashion and Illustration

    Buona sera Giulia. Credo che a questo punto ogni campionario sia da fare nel tessuto finale per evitare eventuali problemi. Piuttosto per sicurezza tu fai il modello a mano e poi la modellista con il Cad lo fa identico comprendendo i margini che tu hai stabilito. Spero di aver capito bene la tua domanda, di più non saprei dirti.

  • Giulia Mandaglio

    Buona sera sono una sarta lavoro in una Coop che produce abbigliamento per conto Terzi , capi x donna tinto capo .Se è possibile avrei bisogno di una vostra risposta,io faccio i prototipi spesso mi scontro con la modellista x l’inconveniente che incontro , ammetto che fare il tinto capo è più complesso perché si deve fare la prova lavaggio x stabilire il calo poi fare un capo prova lavandolo a 90 gradi controllare le misure se tutto va bene procedere con la produzione,il problema ogni volta che il calo dei tessuti cambia cambia il valore delle cuciture e questo crea un problema nelle parte piccole del capo esempio fascette collo tasche polsini e tutto il resto io chiedo di lasciarli senza aggiungere il calo e mi risponde che non è possibile visto che io non sono esperta al computer non posso dimostrare il contrario se mi potete dare una risposta a questa mia domanda quando si fanno i grafici le cuciture si possono lasciare sempre la stessa misura e non aggiungere il calo del tessuto spero che mi sono spiegata e potrò avere una risposta ringraziandovi in anticipo

    distinti saluti Giulia Mandaglio

  • Livia

    Molto d’aiuto. Finalmente ho trovato una piccola sartoria che mi può produrre la mia mini collezione. E non mi sono mai interessata in che cosa consiste le collezioni. L’articolo cioè entrambi li ho trovato molto d’aiuto.
    Thank you

  • Fashion and Illustration

    Buongiorno Elena,

    vorrei darLe una risposta precisa ma è impossibile, visto che per dare un valore al suo lavoro dal punto di vista economico dovrei conoscere qual è il suo livello di esperienza nel settore della grafica, i suoi costi operativi e i requisiti del suo cliente.
    Sono certa però, che troverà l’informazione giusta al interno di questo articolo per dare risposta alla sua domanda: https://fashionandillustration.com/it/%e1%90%85-quanto-farsi-pagare-come-fashion-designer/

    Anche se il post no tratta nello specifico di quanto farsi pagare per la progettazione di pattern, i fattori da considerare prima di fare un preventivo sono gli stessi.
    All’interno del post troverà anche due formule per calcolare i prezzi e anche delle opzioni online per fare un calcolo automatizzato.
    Spero li sia di aiuto.

    Le auguro una buona giornata.

    Grazie e cordiali saluti.

  • Elena Gonano

    Buongiorno,
    mi è stato proposto da una ditta italiana di creare alcuni pattern (tessuti per arredamento interni e oggettistica abbinata). Essendo molti anni che non opero in questo campo non ho più un’idea aggiornata del valore economico che posso attribuire a questo tipo di collaborazione e del tipo di contratto che posso accettare/proporre. Ho lavorato in tal senso ormai 15 anni fa per un’altra ditta, sempre come freelance, sicuramente sottopagata.
    Mi permetto dunque di chiederLe un consiglio affinché, proponendo una cifra inadeguata, soprattutto se troppo bassa, io non vada a sminuire questo prezioso campo professionale.

    La ringrazio e saluto cordialmente

    Maria Elena Gonano

  • Fashion and Illustration

    Ciao Antonio,
    per quanto riguarda la tua prima domanda, ti consiglio di leggere questo articolo —–, in modo da farti un’idea di quanto ti può costare assumere un freelance Fashion Designer che si occupi di progettazione di capi unici per una specifica linea di moda.

    In quanto alle aziende produttrici d’abbigliamento, so che ci sono alcuni fabbricanti come la TRONDOLI Group S.R.L. (a Rovigo) e la PATTERN (a Torino) ho sentito che si occupano di grandi e di piccole produzioni, ma è da confermare.
    Secondo me, un’altra strada sarebbe rivolgerti alla Camera di Commercio della tua città e chiedere informazione riguardo alle piccole aziende o startup produttrici di abbigliamento, forse loro ti potranno aiutare.

    Riguardo a sviluppare un campionario con un sarto o con laboratori dedicati alle piccole produzioni, penso sia la cosa più giusta da fare nel tuo caso ed è quello che ti consiglio di fare.
    Loro avranno un’attenzione più accurata e personalizzata basata nella loro esperienza e sapranno consigliarti riguardo alla scelta dei materiali, la preparazione dei modelli, le prove di misurazione, le necessarie modifiche e i dettagli di cucitura e rifinitura.
    In quanto alla tua domanda “quanto sarebbe il prezzo giusto per ogni camicia prodotta da un sarto?”, questo dipende del sarto che trovi, l’esperienza e capacità che ha maturato negli anni e il livello di notorietà che ha raggiunto nel suo mestiere e la sua attività.

    Spero che questa risposta ti possa essere utile e ti faccio i miei migliori auguri nella tua futura attività.
    A presto e grazie per il tuo messaggio.

  • Antonio

    Ciao sto pensando di creare un Brand d’Abbigliamento, vorrei dei consigli se possibile, mettiamo caso contatto un/una fashion designer per progettarmi i capi d’abbigliamento che ho in mente per la mia collezione, il fashion designer o stilista che sto contattando non è anche sarto/a e quindi si limiterebbe a fare il suo lavoro, secondo te quanto dovrebbe prendersi in denaro uno stilista o fashion designer per ogni progetto d’abbigliamento?
    In ogni caso a quali aziende produttrici d’abbigliamento dovrei rivolgermi calcolando che tutte quelle che ho contattato mi chiedono un minimo di 100 pezzi per ogni capo d’abbigliamento che voglio creare?
    Visto che la maggior parte delle aziende mi chiedono cosi tanti pezzi minimo, e io ne vorrei produrre inizialmente soltanto una ventina per ogni capo d’abbigliamento, un sarto qualsiasi non farebbe al caso mio?
    Pero c’è da dire che non penso che un sarto qualsiasi possa crearmi ad esempio 20 camicie dello stesso modello a 10/15€ max ciascuna, magari lo trovo pure un sarto che me le fa a quel prezzo, in ogni caso quanto sarebbe il prezzo giusto per ogni camicia prodotta da un sarto?
    Dammi qualche consiglio per cortesia

  • Claudia Di Giulio

    Questo post è meraviglioso! Mi ha dato un sacco di informazioni utili. Ci sono arrivata per caso ma ora leggerò a fondo anche il resto del blog.
    Grazie
    Claudia

  • Fashion and Illustration

    Buonasera Mirella!

    Senza dubbio il programma fondamentale per designer di moda è Adobe Illustrator, questo è il miglior software per fare grafica vettoriale. Un altro programma che li posso consigliare è CorelDraw, è un altro software per grafica vettoriale che mi sembra ottimo e uso spesso.

    Grazie per il suo messaggio.
    A presto.

  • Mirella Mattioli

    Buonasera,
    volevo chiederle che programma si usa – o quale Lei ritiene piu’ adatto ad un principiante – per il disegno vettoriale di moda. Grazie.

  • Marco Vallini

    Ciao,
    sono un insegnante di arte e immagine…volevo proprio far fare ai ragazzi lavori del genere..perciò lo trovo molto utile..grazie

  • Martina

    Articolo molto bello, quale programma usi per la creazione dei figurini illustrativi?

  • Fashion and Illustration

    Ciao Monica,
    ti ringrazio per la tua recensione, mi ha fatto molto piacere !!!

  • Monica

    Ciaο,
    un miо amico mi hа invіato l’indirizzo di questo sіto е sono venuta a vedere com’è. Mi piace ampiamentе. Mezzo tra i preferiti. Magnifico sito е grafica spettacoloso.

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