Crea la tua collezione di abbigliamento in tre passi

CREA LA TUA COLLEZIONE DI ABBIGLIAMENTO IN TRE PASSI

Ti piacerebbe creare una collezione di abbigliamento e cosi dare vita alla tua passione?

Di seguito troverai la sintesi oltre ad alcuni esempi delle attività più notevoli che devono essere eseguite contemporaneamente durante la creazione di una collezione di abbigliamento Prêt-à-Porter. Ho voluto dividerli in tre passi, perché ho sempre lavorato in questo modo all’interno delle aziende, quindi la posso riassumere nel seguente modo.

I tre passi per creare una collezione di abbigliamento

Avere buon gusto, passione per la moda, creatività, capacità nel campo del design, conoscenze di cucito o un po ‘di tutto quanto, oltre a una buona visione di business, non è sufficiente quando decidi di studiare Fashion Design o quando inizi a lavorare all’interno di un’azienda del settore moda.

Questa professione richiede molto di più e le attività che i Fashion Designer svolgono, sia all’interno di un’azienda che per il proprio marchio, non si limitano alla realizzazione di prodotti o alla gestione del personale a carico. Per questo ti voglio mostrare passo dopo passo come creare una collezione di moda; in questo modo potrai visualizzare e valutare le funzioni e le attività da svolgere.

Ho voluto suddividerlo in tre fasi per riassumere i cicli più importanti dell’attività in quanto tale. È in questo modo che ho lavorato all’interno delle aziende, quindi posso dire che questa è la procedura regolare. Vediamo:

 

PRIMO PASSO

Il processo creativo di una collezione di abbigliamento inizia con la raccolta della informazione e la selezione dei materiali:

Come punto di partenza, dobbiamo raccogliere l’informazione per realizzare il briefing, perciò iniziamo dalla definizione del target. Puoi trovare informazioni più dettagliate su questo argomento nell’articolo  “Basi per la progettazione di una collezione di moda”.

In questa prima fase è importante tenere in considerazione:

  1. L’analisi delle vendite precedenti.
  2. L’analisi delle attuali tendenze di moda (in stile, colori, tessuti e finiture).
  3. Il sondaggio di mercato e della concorrenza.
  4. Il nostro budget.
  5. E infine la definizione del timing di collezione.

Dopodiché, dobbiamo selezionare le materie prime necessarie per sviluppare i nostri disegni.

 

Con tutti i dati raccolti, possiamo creare la palette di colori, scrivere il concetto di collezione e sviluppare il moodboard, entrambe attività che ci serviranno da riferimento e da supporto nella presentazione della nostra collezione davanti ai buyers.

E’ molto importante che il collage di immagini, tessuti e/o materiali abbiano quante più informazioni possibili relative al progetto.

Di seguito puoi vedere un esempio di la palette di colori, concetto di collezione di moda e moodboard:

 

PALETTE DI COLORI

 

CONCETTO DI COLLEZIONE

 

Safari Chic – Primavera/Estate 2019

Le donne con un forte spirito di avventura, amanti di nuove sfide e audaci viaggiatrici, sono l’ispirazione per questa collezione. Con un target fine/medio fine, la parola chiave è l’India e il concetto principale è la funzionalità. Estetica semplice nella forma ma i piccoli dettagli sui tagli e la combinazione dei materiali sono quello che fa la differenza. Sono i tessuti in colori vivaci e luminosi che danno un aria romantica, come il rosso ciliegia in crepe di seta e in rete di cotone e il colore viola con piccoli accenti in toni terra e fili d’oro in lino leggero paisley, entrambi abbinati a una tonalità beige in tessuto batista di cotone.

 

MOODBOARD

Collezione di abbigliamento -MOODBOARD by Paola Castillo

 

SECONDO PASSO

Successivamente, proseguiamo con la fase di progettazione, personalmente quella che mi piace di più, allora dobbiamo creare gli schizzi, le schede tecniche e i figurini illustrativi.

É il momento di strutturare la nostra collezione di abbigliamento Prêt-à-porter, che di solito è composta da circa 50/60 completi total-look, che equivarrebbero a circa 120/150 pezzi singoli (le quantità dipendono dal budget e dalle esigenze della società o marchio per il quale stiamo lavorando).

E’ consigliabile suddividere il numero totale dei completi in sottogruppi, come se si lavorassero diverse mini collezioni contemporaneamente ma senza mai perdere di vista l’armonia globale alla collezione intera. Questa frammentazione riesce ad agevolare la gestione della collezione, in particolare nella fase di produzione, e anche in una sequenza di flash di Pronto moda con cambi bi/tri settimanali di vetrine, dove ogni sottogruppo è una vetrina.

Prima di iniziare la progettazione dei capi dobbiamo ricordare l’importanza dell’intercambiabilità dei pezzi singoli, visto che è il modo migliore per facilitare la futura commercializzazione.

Le seguenti immagini di disegni in piano e figurini illustrativi sono un piccolo esempio di un sottogruppo di collection, composto da 5 total-looks:

 

DISEGNI IN PIANO

Collezione di abbigliamento - Disegni tecnici in piatto by Paola Castillo

 

Dopo l’approvazione dei disegni in piano possiamo continuare con lo sviluppo dei figurini illustrativi, i quali ci consentiranno un migliore apprezzamento dei colori, texture e caratteristiche dei tessuti, mostreranno gli abbinamenti preferibili o suggeriti e ci permetteranno di avere otticamente sotto controllo l’insieme, sia sotto l’aspetto dell’equilibrio che dell’avanzamento dei lavori della collezione.

Scarica il nostro strumento di progettazione per creare i tuoi disegni tecnici e figurini di moda a mano o utilizzando il computer:

 

FIGURINI ILLUSTRATIVI

Collezione di abbigliamento - FIGURINI ILLUSTRATIVI-By-Paola-Castillo

In parallelo dobbiamo creare il piano di collezione e  le schede tecniche di ogni pezzo singolo con tutte le indicazioni che servono per sviluppare i carta modelli e per realizzare la campionatura. Vediamo:

 

PIANO DI COLLEZIONE

Il piano di collezione è uno strumento molto utile che ci permetterà di avere il controllo di ciascuno dei capi nella fase di produzione.

 

SCHEDE TECNICHE

 

TERZO PASSO

Nell’ultimo e terzo passo dobbiamo sviluppare i campioni e poi procedere con la produzione.

Ora dobbiamo fare i prototipi, questo richiede l’acquisto delle materie prime, e la stima dei costi.

Successivamente, quando riceviamo i campioni dobbiamo fare lo sdifettamento di ogni pezzo, valutando la vestibilità, le cuciture e le finiture.

Dopo l’approvazione dei capi con le loro correzioni, dobbiamo realizzare il campionario definitivo con i corrispondenti cataloghi di tessuti e cartelle colori, che saranno fornite ai buyers durante il sales meeting.

Dopo aver ricevuto gli ordini di acquisto con le quantità per taglia e colore, calcoliamo il consumo di materie prime e subito dobbiamo programmare e/o acquistare tutte le forniture necessarie per iniziare il processo di produzione.

In questa ultima fase è fondamentale aggiornare e correggere le schede tecniche per evitare problemi futuri e allo stesso modo per soddisfare le esigenze dei nostri clienti nei tempi di consegna.

Tuttavia, si pensa di avere finito il nostro lavoro…invece no, è l’ora di iniziare il monitoraggio della produzione con i suoi inevitabili problemi dell’ultimo minuto… e per non perdere il ritmo… è arrivato anche il momento di ricominciare a preparare l’informazione per la prossima collezione di abbigliamento … così siamo partiti di nuovo con il processo.

Le informazioni che ho fornito (molto riepilogate), si basano sulla mia esperienza professionale, e dovrei precisare che spesso variano l’ordine e il numero delle attività in conformità delle caratteristiche e delle esigenze di ogni azienda. Per non estendere molto questo post ho deciso di riassumere le attività in quelle che più spesso sviluppavo. Tuttavia, ritengo necessario chiarire che ci sono una parte di processi speciali quali: lavanderie, stampe, ricamo che anche loro fanno parte del nostro lavoro. Per ora spero che questo sia stato utile per coloro che vogliono avere qualche conoscenza di questa meravigliosa professione.

 

CONCLUSIONI

Come avrai già notato e come ho detto all’inizio di questo articolo, un Fashion Designer deve possedere un’ampia gamma di competenze per poter esercitare pienamente questa professione.

Non basta avere uno stile impeccabile, abilità nel abbinare colori e tessuti o passione per la moda. Tutto questo è molto importante ma, se vuoi se vuoi metterti in proprio, devi anche avere ottime capacità di comunicazione, ad esempio per esporre le collezioni ai rappresentanti di vendita, per negoziare i prezzi con i fornitori, ottenere nuovi clienti, lavorare con fabbricanti e produttori di abbigliamento o per risolvere i problemi dei clienti.

È inoltre necessario avere nozioni di economia aziendale e marketing della moda. Questo ci farà risparmiare tempo e denaro.

Dobbiamo restare aggiornati sulle tendenze di moda, le nuove tecnologie o le ultime specializzazioni di questo mestiere, essere attenti a ciò che accade intorno a noi, dalla politica all’arte (solo per fare un esempio). Questo ci permetterà di conoscere e soddisfare le esigenze del cliente ed essere competitivi.

Avere buoni rapporti con i colleghi e una rete di conoscenze contatti sul campo ci aprirà le porte e fornirà un eccellente scambio di idee per la nostra professione e vita.

Altri punti importanti sono la capacità di dominare lo stress e lavorare sotto pressione, accettare le critiche, avere disciplina e organizzazione e soprattutto la voglia di lavorare molto.

Ti lascio un’ultima osservazione prima di iniziare a creare una collezione di moda: Ricorda che in questa professione non disegni per te, ma per gli altri.

 

L’articolo è stato interessante? Allora scrivimi e fammi sapere cosa ne pensi al riguardo.

 

A presto!

 

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